Camminiamo insieme come comunità di Quaderni

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9 gennaio 2017

VIALE DELLE RIMEMBRANZE DI QUADERNI

A ridosso delle giornate della commemorazione dei defunti, siamo stati sorpresi nel vedere che una impresa di lavori stradali, aveva cominciato i lavori di sistemazione della strada partendo con il taglio degli alberi e della siepe.
Per capire il perché di questa scelta radicale abbiamo posto alcune domande all’assessore Giandomenico Franchini ed al consigliere Cesare Scattolini.
-          Perché è stato fatto questo intervento ?
-          Quando l’ufficio tecnico ha dato parere favorevole all’insediamento della nuova farmacia , è stato chiesto al proprietario un intervento di sistemazione della viabilità, costruendo una rotatoria proprio all’incrocio della strada di accesso al cimitero. Per rendere agevole l’uscita dalla strada e metterla in  sicurezza  sia per la svolta in  direzione Rosegaferro che in quella del paese si è reso necessario allargare la stessa  e di conseguenza modificarne  la larghezza. Anche a noi è dispiaciuto togliere quella strada in ghiaia che da sempre rappresentava  la via del cimitero, ma la necessità di portare la larghezza della strada a misure di norma ci ha fatto intraprendere questa soluzione.
-          Da chi è stata deciso questo intervento ?
-          La scelta è stata presa dal Sindaco e dalla giunta comunale, dopo aver visto il progetto preliminare preparato dall’ufficio tecnico ; con l’intervento si è voluto rivalutare in particolar modo i cippi che ricordano i nostri caduti creando uno spazio delimitato e più alto rispetto alla strada, lasciando poi un l passaggio pedonale protetto da cordoli . Il risultato ci sembra consono al luogo e all’importanza che dobbiamo avere per questi nostri concittadini che hanno dato la vita per la patria.
-          Perché il paese non è stato informato dei lavori anticipatamente ?
-          Avevamo pensato di fare una assemblea pubblica invitando la cittadinanza prima della fine dell’anno, durante la quale avremmo spiegato come si sarebbero conclusi i lavori, invece non abbiamo fatto in tempo perché l’ufficio ragioneria ci ha dato la disponibilità economica e la tempistica per fare l’intervento in una settimana, per problemi legati al bilancio abbiamo dovuto dare l’incarico all’impresa che doveva concludere i lavori entro metà novembre. Di qui l’impossibilità di organizzare l’assemblea.
-          Perché la scelta di asfaltare e non lasciare la ghiaia ?
-          Come dicevamo prima, per normativa abbiamo dovuto allargare la strada, se ti ricordi prima dell’intervento a stento potevano passare due auto che si incrociavano, e poi in secondo luogo anche per una questione di manutenzione non avendo la nostra amministrazione personale sufficiente a mantenere decoroso un luogo così importante, l’ultimo intervento prima dei lavori era stato fatto dai nostri alpini che ringraziamo per quanto hanno fatto e fanno per il nostro paese.
Ti confesso che all’inizio dei lavori abbiamo ricevuto qualche critica ma ora che i lavori sono ultimati riceviamo consensi positivi, la via è più sicura e il vialetto con i cippi valorizza ciò che significano.

Per il prossimo anno abbiamo in programma un altro intervento per il paese, ma questa volta ci prenderemo per tempo e inviteremo anche te come giornalista di Ipse Dixit all’assemblea per rendertene conto.



1 commento:

  1. Mi capita di passare poche volte da Quaderni a causa dei miei spostamenti dettati dalla vita. Torno sempre con un senso di gratitudine per "rivedere e curare le mie radici":la mia famiglia e il paese dove sono cresciuto. Quando ho visto per la prima volta il "nuovo viale" pensavo ad uno scherzo o al fatto che ci fossero nuovi lavori in corso. Mi sbagliavo. Tutte le volte che passo di lì sento una spiacevole sensazione al cuore; un paese che ha tratto e trae la bellezza delle sue relazioni proprio dal lavoro in campagna può davvero rendere così sterile uno dei suoi punti di unione storica? Un progetto tecnico deciso da esterni può davvero sopraffare la volontà di molti? Dove era chi poteva e doveva tutelare una decisione comunitaria di questo tipo? Provo un profondo rammarico. All'asfalto sterile e muto preferisco ancora il suono del viale in ghiaia che ha accompagnato molti compaesani nel loro ultimo viaggio. Alle soluzioni facili prese dall'esterno preferisco ancora le maniche rimboccate (come quelle degli alpini o dei volontari silenziosi) per cercare una soluzione rispettosa. Curiamo le radici come sappiamo fare, perchè se ci dimentichiamo di loro i "nuovi raccolti" potrebbero subire la stessa fine.

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