Camminiamo insieme come comunità di Quaderni

Camminiamo insieme come comunità di Quaderni

30 giugno 2016

ROBE DELL’ALTRO MONDO

Cari compaesani, buenos dias!
Sono appena rientrato dalla missione umanitaria in Paraguay dove ho lavorato come volontario nei progetti legati alla Famiglia delle Sorelle e dei Padri Redentoristi; condivido con voi in queste righe un po’ di attività, emozioni e riflessioni personali.
Un po’ di geografia: il Paraguay è il paese più verde al mondo, situato nel cuore dell’America Latina in un abbraccio tra Bolivia, Argentina e Brasile. E’ un po’ più grande dell’Italia ma ha molte meno persone, la maggioranza delle quali è molto giovane. Alcuni luoghi sono davvero poveri e sembra di entrare in qualche storia raccontata dai nonni sulla vita nell’immediato dopoguerra.
Ho diviso la mia attività in due zone: prima nella cittadina di Carapegua e poi in quella di Atyra. Se vi si annoda la lingua sul palato leggendo qualche nome strano è tutto ok: il Guaranì, lingua ufficiale assieme allo spagnolo, è davvero complicato e ricco di suoni a noi sconosciuti.
A Carapeguà ho prestato il mio servizio aiutando le Suore Redentoriste, guidate dalla simpaticissima Suor Fabiola Camacho, nella distribuzione di divise e materiale scolastico nelle scuole disperse delle verdissime campagne della zona. Poi, assieme ad una infermiera del posto, ho portato avanti un progetto di screening oculare nelle scuole primarie. La giornata tipo era questa: sveglia alle 6:00, colazione veloce e poi via col jeepone per diverse ore per stradine e sentieri orribili fino a raggiungere le scuole. In ogni istituto abbiamo fatto un veloce esame della vista ai bimbi per vedere se qualcuno necessitava di occhiali o di una visita specialistica, forniti gratuitamente alla popolazione dalle Suore Redentoriste. In due settimane di attività abbiamo visitato circa 400 bambini e trovato casi davvero urgenti che ora stanno ricevendo aiuti concreti.
Ad Atyra invece ho potuto visitare il bellissimo Centro di ritiro spirituale di Marianela, costruito da p.Attilio Cordioli: missionario redentorista di Mozzecane che con la sua bontà, la sua capacità unica di riciclare materiali provenienti dall’Italia e il suo amore profondo per l’arte è riuscito a creare, con l’aiuto dei paraguaiani, un centro di incontro dal valore sociale e artistico inestimabile. Lì mi sono occupato di quella che ormai da qualche tempo è la mia attività: fare formazione esperienziale ai giovani in modo tale da aiutarli ad allargare i loro confini e farli collaborare insieme nella costruzione di una comunità più attenta. Ho avuto la fortuna di incontrare giovani che sanno davvero sognare forte!
Questa esperienza mi ha insegnato tanto e ha messo in luce nuovi aspetti del mio essere che ho scoperto proprio grazie al contatto con “gli ultimi”. E’ stata molto diversa sicuramente dalla missione in Africa a Korogocho (Kenya), ma molti aspetti sono in comune: la necessità di creare una comunità attiva investendo sulla formazione di personale locale più che sul veicolare aiuti che rischiano di creare forme di dipendenza assistenzialista; la voglia dei giovani di conoscere modi diversi di vivere per arricchire le proprie comunità; l’importanza fondamentale del coltivare le relazioni umane riducendo ritmi lavorativi frenetici; l’accoglienza totale che anche i più poveri hanno nei confronti degli sconosciuti. Cara vecchia Europa….hai tanto da imparare!
Ho fatto tutta questa attività come missionario volontario, pagando di tasca mia tutte le spese del viaggio, con lo scopo di aiutare e imparare per condividere. Voglio ringraziare per l’aiuto e la sensibilità che ho ricevuto in questo progetto, oltre alla mia famiglia, anche: il gruppo Ado e Giovani di Quaderni, che ho l’onore di accompagnare come animatore, don Riccardo e Mariella, Gloria Scattolini e Sergio Zuanetti per i contatti e i saggi consigli, Maria Pia e Sergio Beiato per l’accompagnamento, don Giovanni Barlottini e don Dario Vaona per le lunghe chiacchierate su una missionarietà consapevole e vissuta nella fede, p.Attilio e Suor Fabiola per l’accoglienza e l’amore dimostratemi, i ragazzi del movimento missionario comboniano GIM e i “benefattori silenziosi” che hanno riposto nelle mie mani la loro fiducia: tutto quello che ho ricevuto è stato donato per progetti di sviluppo sociale. Un grazie va poi a tutta la comunità di Quaderni: ciò che si impara in un piccolo paese come il nostro è l’importanza di coltivare sane relazioni.
Ci sono nuovi progetti e nuove richieste di missione all’orizzonte, e anche una strada nuova che ho voglia di percorre serenamente, in totale libertà! C’è un Amore totale e avvolgente che viene donato in modo personale ad ognuno di noi: il mio augurio è che ne possiate sempre sentire il soffio leggero! A presto!
Un abbraccio di cuore!

Dario Boschetto





Nessun commento:

Posta un commento