Camminiamo insieme come comunità di Quaderni

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30 giugno 2016

L’INCONTRO CON GESÙ: comunioni 2016

Domenica 24 Aprile, abbiamo avuto la gioia di celebrare la Cena del Signore per la prima comunione di 22 nostri ragazzi del quarto anno di catechismo. Lo abbiamo fatto nella quinta domenica di Pasqua di questo anno giubilare della misericordia, come del resto è ben giusto celebrare la prima comunione nel tempo pasquale, poiché l’Eucaristia è il segno del Signore risorto presente nelle nostre assemblee liturgiche, che Gesù ha istituito nella cena della Pasqua ebraica dove si faceva memoria dellla liberazione dalla schiavitù in Egitto del popolo eletto, e dove Gesù si è fatto pane spezzato per ciascuno di noi. La messa della prima comunione, se non è caricata di aspetti esteriori o mondani, è l’incontro con Gesù, ed è il frutto di un cammino di fede attraverso il percorso del catechismo. Cammino fatto principalmente con i genitori dei ragazzi che sono i primi educatori alla fede come ci ricorda il Concilio Vaticano secondo nella dichiarazione Gravissimun Educationis: “Tocca, infatti, ai genitori creare in seno alla famiglia quell’atmosfera vivificata dall’amore e dalla pietà verso Dio e verso gli uomini, che favorisce l’educazione completa dei figli in senso personale e sociale”. E ancora: “Soprattutto nella famiglia cristiana, i figli fin dalla più tenera età, devono imparare a percepire il senso di Dio e a venerarlo, ed ad amare il prossimo”. Un grazie và ai genitori del quarto anno per ciò che fanno con dedizione e a volte con sacrificio per l’educazione cristiana dei loro figli e per la sensibilità avuta nei confronti delle proposte fatte lungo il cammino dai catechisti. Con i ragazzi abbiamo vissuto un cammino fatto nell’impegno e nella gioia, dove ancora una volta ho potuto sperimentare come i ragazzi siano aperti a conoscere il mistero di Dio, e come la loro fede sia tutt’altro ingenua; anzi, quella dei ragazzi di questa età è davvero una fede pura e sincera. Nelle preghiere dei fedeli, fatte durante la celebrazione, abbiamo ricordato le persone che hanno voluto e fatto del bene a questi nostri ragazzi, e che ci hanno preceduto in Paradiso. In particolare, anche se non citato esplicitamente, abbiamo voluto ricordare papà Armando del quale non dimentichiamo la sua testimonianza di carità. È stato giusto ricordare tutte queste persone per essere loro grati per ciò che hanno significato per questi ragazzi e per il bene seminato, e per educare i ragazzi stessi a fare memoria delle persone, del resto anche la messa è un memoriale. È  giusto non sfuggire al tema della sofferenza nei cammini che riguardano i ragazzi anche se viviamo in una società, la nostra, poco incline a dare senso alla sofferenza perché propensa a sottolineare l’apparenza e il successo e che a volte banalizza la stessa vita e la morte. Auguriamo a questi nostri amici che hanno ricevuto l’Eucaristia per la prima volta, che la messa della loro prima comunione gli aiuti a realizzare il progetto che Dio ha su ciascuno di loro, in modo che possano vivere una vita gioiosa e realizzata. In questo trovino sempre il sostegno delle loro famiglie e della nostra comunità; non abbiano paura genitori e comunità a dare il giusto valore e spazio all’educazione cristiana dei ragazzi, che è soprattutto formazione ed elevazione umana, la migliore “medicina”, a differenza di tante chiacchiere, per prevenire il disagio giovanile. Un grazie a don Riccardo per il sostegno e la fiducia che ci da, alle catechiste Elisa e Isabella e in particolare a Marisa fiorista della parrocchia e al sempre bello coro parrocchiale per aver condiviso con noi catechisti la preparazione della chiesa e l’animazione della messa. 

                                                                                                Federico Grendene

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