L’idea
è di papa Francesco.
È
un invito a tutta la Chiesa: “Siamo capaci di dedicare 24 ore di adorazione al
Signore?!”.
Fatto
sta che per la nostra zona pastorale la parrocchia di Quaderni dice: “Sì!”.
Con
impegno, tenacia e qualche timore si è arrivati al via.
Come
una sorta di moderni pastori, siamo partiti dalle nostre case, dalle nostre
contrade, ci siamo incamminati per arrivare alla chiesa e lì adorare il
Signore.
Il
ritrovarsi come comunità, stretti alle altre comunità convenute, ha reso bene
il senso di quello che andavamo a vivere.
Incontrare
il Signore, mettersi in ascolto, pregare.
Ma
specialmente come ha sottolineato don Fasani, parroco del Duomo, alla
celebrazione di apertura, eravamo lì sicuri che tutti si pregava per tutti e
fin da subito si è percepita la forza che quell’incontro sprigionava.
Ora
dopo ora la presenza delle persone è stata costante e i momenti celebrativi
hanno animato la preghiera, ma vorrei sottolineare il momento della notte.
Il
timore era di essere come gli apostoli che si addormentarono nell’orto degli
Ulivi.
Invece
col passare delle ore il desiderio di essere lì alla presenza del Signore con
sempre nuovi compagni di preghiera, era più forte del desiderio di ritornare al
proprio letto, quasi a dire: “Stiamo bene qui, Signore.”.
Un
canto popolare recita: “Com’è bello Signor stare insieme …”.
Ecco
credo che il sentire comune su questa esperienza sia che “E’ stato bello!”.
Un
momento di ristoro dall’intercedere quotidiano, un prendere respiro, perché
pregare fa bene ed insieme ancor di più!
Un
ringraziamento a don Riccardo che ha creduto a questa opportunità, al Consiglio
pastorale che lo ha sostenuto, ad ogni persona che a vario titolo ha
collaborato per la riuscita di questo incontro così speciale!
Doriana
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