Camminiamo insieme come comunità di Quaderni

Camminiamo insieme come comunità di Quaderni

17 marzo 2016

LETTERA APERTA ALLA COMUNITA’ DI QUADERNI DAL CONSIGLIO DELLA FONDAZIONE “EBE E ALEARDO FRANCHINI”

Quaderni, 23.02.2016 
   
Cari concittadini,
il 23 febbraio 2016 è stata ufficializzata la cessione dell’area degli impianti sportivi al Comune di Villafranca.
In queste poche righe non vorremmo parlare degli aspetti economici dell’operazione, quanto piuttosto delle motivazioni che hanno portato a tale scelta e che hanno visto confrontarsi negli anni la Fondazione, il Comune di Villafranca e la Polisportiva Quaderni.
L’impossibilità da parte della Fondazione a sostenere elevati oneri manutentivi di natura straordinaria sugli impianti sportivi, che intaccherebbero risorse economiche da destinare a scopi istituzionali e la responsabilità diretta ed indiretta derivante dall’uso delle strutture sportive, ci hanno portato ad una profonda riflessione riguardante il futuro di un’area così importante per la nostra comunità.
Per questi motivi riteniamo che tale operazione assicurerà una continuità a ciò che la Polisportiva Quaderni, con l’opera ed il sacrificio di volontari, ha creato in quasi cinquant’anni di gestione dell’area e che potrà portare ancora avanti per gli anni futuri.
Vorremmo ringraziare tutte le persone che, a vario titolo, si sono adoperate in questi anni per arrivare ad una soluzione equa per le parti. In particolar modo il nostro parroco Don Riccardo, il sindaco Mario Faccioli e l’intera Amministrazione Comunale. La mente non può poi non andare a tre persone che non ci sono più, Gioacchino Benini, Cordioli Franco e Luigi Franchini, che durante la loro esperienza nell’amministrazione, avevano posto le basi per il concretizzarsi di questa operazione.  

Il Consiglio di Amministrazione “Fondazione Ebe e Aleardo Franchini” 

LA SCUOLA MATERNA: IL NUOVO CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE

Dal primo gennaio di quest’anno si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ebe e Aleardo Franchini.
Il  Consiglio è formato da sette membri:
        Don Riccardo, nostro parroco che ha funzioni di Presidente.
        Cordioli Gerolamo (eletto segretario nella prima riunione dal Consiglio) ed Emanuele Boccagni nominati direttamente dal parroco.
        Bertaiola Osvaldo nominato dal Consiglio Pastorale.
        Alessandro Benini nominato dal Consiglio Comunale di Villafranca.
        Carlo Alberto Scattolini e Flavio Martinelli eletti tramite votazione dalle famiglie di Quaderni.
Compito del Consiglio è amministrare il patrimonio della fondazione senza fini di lucro con un occhio di riguardo per la Scuola dell’Infanzia e l’Asilo Nido Integrato, tenendo conto anche degli appartamenti e delle proprietà della Fondazione stessa.
Sul finire dell’anno scorso si è risolta l’annosa questione riguardante gli impianti sportivi, prima proprietà della Fondazione, ora del Comune di Villafranca.
È stato un fine mandato molto impegnativo per il Consiglio uscente, svolto con impegno e dedizione nel corso del laborioso iter,  fino a raggiungere l’obbiettivo.
Grazie davvero per l’impegno e il risultato ottenuto!
Ora il compito passa nelle nostre mani. Speriamo perlomeno di mostrarci altrettanto capaci e di riuscire a portare avanti la Fondazione nel migliore dei modi.
È una grossa responsabilità amministrare la Scuola dell’Infanzia anche perché è nostra, è di tutti, è di Quaderni.
Per questo due dei sette membri vengono eletti da tutte le famiglie del paese. Fin dal 1919, anno di fondazione, si è pensato ad un’opera parrocchiale di ispirazione cristiana, strettamente legata a Quaderni.
Nonostante ciò, le ultime elezioni, tenutesi il 13 dicembre scorso, hanno visto una partecipazione abbastanza esigua di nostri compaesani. Non ne conosco il motivo: forse disinformazione, forse la concomitanza con Santa Lucia … chissà? Dopotutto dall’Asilo siamo passati tutti: noi, i nostri figli, i nostri nipoti.
L’Asilo è nostro e tutti dovremmo prenderlo a cuore.
Non è da tutti avere un Asilo in paese e del paese; non è da tutti avere un’istituzione che funzioni così bene.
A dimostrazione di ciò, alcuni genitori scelgono di portare a Quaderni i propri figli anche se hanno a disposizione Asili più convenienti o più vicini a casa.
Noi siamo fortunati, ce l’abbiamo comodo; a volte non ci pensiamo e forse diamo per scontato che ci sia.
L’asilo è nostro, è del paese. Non dimentichiamocene!

                                                                                                                                                            Flavio Martinelli


DAL GRUPPO DEL LUNEDÌ: INCONTRO SULLA GRANDE GUERRA

Che cosa sia stata la prima guerra mondiale, più o memo lo sappiamo tutti se non altro per i nostri trascorsi scolastici anche se spesso per come ci è insegnata l'abbiamo vista come una cosa si terribile ma lontana da noi. Anche i numeri trasmessi dalla storia che parlano di quasi 12 milioni di morti in tutta europa e di più di un milione solamente in Italia fra militari e civili che ricordiamo una volta all'anno, forse, durante le celebrazioni del 4 novembre.
Bene ha fatto dunque il circole del lunedì ad organizzare nel corso delle celebrazioni dei 100 anni dall'inizio del conflitto, una serata per ricordare i soldati morti nel conflitto di Quaderni. Con questo spirito ho partecipato alla serata insieme con mio figlio, io ricordo perfettamente i racconti di mio nonno classe 1899 che fu mandato in trincea a 18 anni raggiungendo suo fratello classe 1893 che invece non tornò.  La retorica si potrebbe sprecare parlando dell'amore  per la patria per il senso del dovere, ma credo che lo scopo della bellissima serata fosse un'altro e cioè quello di ricordare si i nostri caduti ma specialmente quello di far capire cosa significasse per le madri ed i padri sapere che i loro figli erano sperduti in qualche trincea o su qualche fronte del conflitto. Guardo mio figlio e penso a come sarà stata male mia bisnonna quando a distanza di 2 anni sono partiti i suoi due figli e come lei come saranno state tutte le madri del nostro paese e cosa si dicevano quando i incontravano per il paese e come accoglievano le notizie anche tragiche che arrivavano dai fronti. A casa abbiamo lettere e fotografie scritte durante quei tragici momenti che solo in parte rendono capibile la tragicità di quel vissuto. Anche per  Giacomo che ha 20 anni e per lui la guerra, intesa come quella oramai antica dei nostri nonni, è rimasto pensieroso allo scorrere dei nomi dei caduti gli chiedo che ne pensa e lui mi risponde che sentendo le brevi presentazioni fatte con nome, cognome e professione si rende conto che erano persone normali che svolgevano i loro lavori normali come contadino, carrettiere, fabbro, che non erano soldati di professione, che con il loro  breve addestramento e con un equipaggiamento appena sufficente sono stati mandati a difendere la loro patria. Quindi ? Gli chiedo cosa si porta a casa dalla serata e lui mi risponde che semplicemente non ha parole al pensiero che quei ragazzi suoi coetanei, lasciavano tutto ciò che possedevano e facevano per partire verso terre mai viste prima, in trincea a combattere per la propria patria, mentre loro oggi a malapena capiscono cosa vuol dire sentirsi parte di una nazione e la bandiera la sventolano quando l'Italia vince i mondiali di calcio.
Ma forse anzi sicuramente questo tipo di iniziative servono proprio a questo, per non dimenticare i sacrifici fatti dai nostri avi per permetterci di vivere in un mondo migliore .

Dopo queste brevi riflessioni non ci resta che ringraziare ancora una volta il Gruppo del Lunedì per aver organizzato la serata, Ugolino per la ricerca storica fatta con il contributo delle famiglie quadernesi, il relatore Nazario Barone storico appassionato delle cose villafranchesi e non solo che ha mantenuto alta l'attenzione per tutta la serata, grazie ancora e alla prossima che mi dicono sia una serata dove si parlerà del ruolo delle donne nella prima guerra mondiale.


Giacomo e Giandomenico Franchini




CARNEVALE ADOLESCENTI 2016

In occasione del carnevale, il gruppo adolescenti di Quaderni, il 7 febbraio 2016 ha organizzato una colorata festa per bambini, all’insegna del divertimento e della natura.
Il tema affrontato era quello del famoso film “ Madagascar” ma non mancavano piccoli pirati, bellissime principesse e eccezionali supereroi. La festa si è svolta durante il pomeriggio, nella palestra del centro sociale alla presenza di molti genitori i quali, hanno avuto l’opportunità di “tornare bambini” partecipando ai numerosi giochi organizzati per i piccoli, tra i quali: colorare disegni, balli di gruppo, tiro alla fune e molti altri…
Partecipare a tale festa è stato personalmente motivo di condivisione; i bambini con i loro visetti dolci e le loro risate hanno regalato a noi adolescenti e adulti tanta felicità e divertimento. A volte ci dimentichiamo di sorridere e di apprezzare le piccole cose, dovremmo prendere  esempio dai bambini che con un pezzo di stoffa e una mascherina si entusiasmano all’idea di essere ciò che più desiderano.
Organizzare quella festa e vedere i mie amici travestiti da scimmia, giraffa, ippopotamo, leone, zebra, pinguini, lemuri, guardia forestale e nonnetta è stato come vivere un’avventura, fare qualcosa fuori dal normale, rendersi un po’ buffi per condividere un momento di gioia.
Immancabili la musica, i festoni e un golosissimo rinfresco che anno contribuito a rendere perfetto questo bellissimo pomeriggio.

Lucrezia Macrì




"PERDONATO PER DONARMI": FESTA DELLA VITA 2016

Il giorno 6 febbraio i gruppi di adolescenti della diocesi di Verona, compresi i ragazzi di Quaderni, hanno partecipato ad un meeting ad Isola della Scala, in occasione della giornata mondiale della vita. L’incontro è stato trasmesso su Telepace in diretta mondiale; i nostri giovani ci hanno subito deliziati con balli coinvolgenti ed energici sui remix di un giovane esordiente dj locale.
Subito dopo le danze hanno lasciato il posto alla celebrazione della Santa Messa condotta dal vescovo di Verona Giuseppe Zenti. Le parole recitate da quest’ultimo durante l’omelia hanno riempito il cuore dei nostri ragazzi. L’amore per il prossimo e per Dio è stato infatti il tema dominante della giornata accompagnato da un vivo messaggio di speranza. Inoltre i fondi raccolti durante l’offertorio sono stati devoluti ad una associazione benefica volta ad aiutare tutte le madri in difficoltà.
Una volta finito di cenare, i nostri adolescenti hanno assistito alla testimonianza del rapper  Shoek che si è esibito in un concerto privato in cui ha raccontato la sua storia di ex tossicodipendente e gigolò, figlio di una madre assente che si prostituiva per accumulare somme di denaro da spendere in sostanze stupefacenti; la strada verso la rinascita è stata da lui imboccata dopo il suo incontro con Dio. Da ora, con le sue canzoni, invita i giovani a non commettere i suoi stessi sbagli e a non vergognarsi mai della propria fede.
Rimasti soddisfatti della giornata trascorsa in buona compagnia il gruppo ADO di Quaderni ci auspicano che gli incontri avvenire possano essere educativi e coinvolgenti come quello appena passato.
Giorgiana Perrucci e Aurora Zago


LASCIAMI VOLARE. La vita può essere meravigliosa o un incubo. Dipende da te…

“Ema, mio amato.
Cosa può dire un padre al proprio figlio che non lo è più. Ho provato a spaccarmi la testa per capire dove ho sbagliato, perché è ovvio che in qualche cosa ho mancato nei tuoi confronti. Allora sono andato a ripercorrere la nostra vita insieme (…)
Quanto ti ho amato, quanto ti amo e quanto ti amerò. Ti ho visto interessarti a tutto quello che c’era intorno a te fin dai primi passi. (…) Come quando a tre anni mi chiedesti, dopo che io ti spiegavo la grandezza e la perfezione del Creatore: “Perché Gesù ha creato le zanzare?”. Mi avevi completamente spiazzato: la domanda nella sua semplicità racchiudeva dentro di sé tutti i quesiti che gli adulti si pongono riguardo a Dio e alla Sua onnipotenza: quanti di noi di fronte a grandi problemi si sono chiesti, a volte, ma dov’era Dio? Perché ha accettato che accadessero certe cose? Se è onnipotente e quindi può tutto perché non ferma il male, non evita la morte di ragazzi giovani, non interviene qualche volta a fermare situazioni assurde, perché non elimina le zanzare che non hanno altra funzione che romperci le scatole? Perché, perché, PERCHE’? (…)
Tu sai che ti avrei perdonato qualsiasi stupidata e sono sicuro che ti saresti presto ravveduto. Peccato che con quel tuo gesto estremo non mi hai dato neanche una possibilità di aiutarti. Invece di arrabbiarmi per quello che hai fatto ti amo ancora di più. Nella tua apparente sicurezza nascondevi una grande fragilità. Era comunque giusto che negli ultimi tempi ti lasciassi un po’ più libero. Mica potevo controllarti come un carabiniere. Nella vita, per crescere, bisogna anche osare e sbagliare. Solo in questo modo si diventa adulti. (…)
Ai tuoi amici ho detto una cosa: quando hanno un problema, anche il più grande, non devono tenerlo dentro di loro, ma parlarne con i genitori. Un genitore dà la vita per un figlio ed è in grado di perdonare qualsiasi “cazzata”. Organizzeremo eventi in tuo nome, grazie al quale, uniti, riusciremo almeno in parte a convogliare tutta l’energia che hai sprigionato in modo positivo e, se Dio lo vorrà, almeno nel nostro piccolo potremo dire che grazie a te il bene avrà trionfato sul male.
Ema ti amerò sempre, gettando via te hai salvato me e salverai tanti giovani. Te lo assicuro.”
Papà Gianpietro (tratto da “Lasciami volare)

Giovedì 25 febbraio, presso il centro sociale di Quaderni, abbiamo avuto il piacere e l’onore di ascoltare la testimonianza che papà Gianpietro ha fatto, a cuore aperto, alle tantissime persone (adulti e molti ragazzi) presenti in sala. Ci ha raccontato la sua storia e come sia riuscito a trasformare il dolore più grande che un genitore può provare in energia positiva, dedicando la sua vita ai giovani, a creare nuove opportunità di ascolto e confronto. Nonostante i momenti in cui gli occhi diventavano lucidi e l’emotività di ciascuno prendeva il sopravvento, non è stata una serata cupa ed incentrata sulla droga o sulla morte ma sulla bellezza della vita, sul suo valore, sull’importanza del dialogo tra genitori e figli, sull’amore incondizionato che un genitore ha nei confronti del proprio figlio, pur nell’imperfezione di entrambi. La sua capacità di parlare sia agli adulti sia ai giovani in maniera così carismatica ha dato a ciascuno degli spunti per riflettere sul difficile ma meraviglioso rapporto tra genitori e figli, realizzando che questi due “mondi” e modalità di dialogo non sono poi così lontani.
Elisa Franchini e Laura Ruzzenente


ATV: (SOLITI) DISSERVIZI

Questo autunno, come molti di voi sanno, l’ATV ha modificato itinerari ed orari; fatto che ha comportato non pochi disagi. Nulla di grave se fosse stata solo una questione di assestamento, è comprensibile che all’inizio ci si debba abituare e che quindi ci sia un po’di confusione, ma così non è stato. A questo proposito abbiamo parlato con un utente abituale nostro compaesano che lo scorso ottobre, a fronte dei numerosi disagi e disservizi, ha raccolto numerose firme da allegare ad una email rivolta all’ATV.
Quali erano i disagi per gli utenti subito dopo i cambiamenti apportati?Con i nuovi percorsi diverse fermate sono state eliminate, a Quaderni per esempio ora ne abbiamo solo una di fronte al bar Pura Vida, e alcuni tragitti sono più lunghi, con l’autobus delle 7.20 si arriva in Piazza Cittadella alle 8.50 mentre fino all’anno scorso occorrevano all’incirca 50 minuti; parlando sempre di orari, le corse del mattino avevano orari improponibili sia per gli studenti che per i lavoratori: le uniche alternative erano alle 6.20 o alle 7.20, arrivando a Verona o troppo presto o troppo tardi. Inoltre agli orari di punta i mezzi erano pieni zeppi e non per brevi tragitti, cosicché alcune persone dovevano stare in piedi per più di un’ora, senza contare i rischi che ciò comporta in caso di incidente. Problemi analoghi si riscontravano anche per il tragitto Verona-Quaderni.
A causa di questi problemi lei e altri avete scritto delle rimostranze: Esatto, ho scritto un’e-mail, sottoscritta da molti altri, in cui elencavo le varie problematiche e l’ho inviata il 6 ottobre. La risposta è arrivata il 14 gennaio. Si sono scusati per i disagi, assicurandomi che questi erano dovuti all’inizio delle scuole e che perciò si sarebbero risolti appena queste ultime avessero pubblicato i propri orari definitivi, permettendo agli addetti di verificare le necessità della varie linee e prendere eventuali provvedimenti.
Ci sono stati dei cambiamenti? L’unica modifica è stata quella di aggiungere una corsa intermedia al mattino, precisamente alle 6.37; a mio parere è un buon compromesso, anche se gli orari dell’anno scorso erano comunque migliori (la corsa delle 6.50 era agevole sia per gli studenti che per i lavoratori).
A suo parere quale percezione hanno gli utenti dei servizi pubblici? Bisogna dire che da inizio autunno è stato istituita una corsa che ad ogni ora da Quaderni va a Villafranca e questo è molto utile; tuttavia ritengo che potrebbe essere eliminata nelle fasce orarie di minor affluenza e aggiunta negli orari di punta. Resta il fatto che tutti i problemi sopraelencati non incentivano l’uso dei mezzi pubblici (orari scomodi, autobus pieni); aggiungo anche che ultimamente più di una volta è successo che alcuni autobus non siano passati e che a sostituirli non sia arrivato nessun altro mezzo. La mia impressione è che chi ha elaborato questi cambiamenti non abbia mai preso un autobus e che per questo non si renda affatto conto della situazione. Un esempio per tutti: alcuni mesi fa a Dossobuono un padre esasperato che per l’ennesima volta vedeva la figlia restare a piedi perché l’autobus era troppo pieno, si è messo con la macchina davanti alla corriera per bloccarne la partenza. Altre persone di altri paesi e comuni hanno mandato email e raccolte di firme all’ATV lamentandosi dei vari disservizi, a volte senza ottenere risposta. Resta un altro problema irrisolto: gli autobus che prendono abitualmente anche i lavoratori (quello delle 6.37 ad esempio) sono scolastici; perciò a giugno verranno soppressi e chi lavora tornerà ad avere gli stessi problemi di qualche mese fa.
Beatrice Franchini







POLISPORTIVA DONA ATTREZZI ALLA SCUOLA ELEMENTARE

Sabato 16 Gennaio 2016 è stato un giorno significativo per la Scuola elementare De Amicis di Quaderni: nell'atrio, mentre i bambini fanno lezione ,volontari e dirigenti della Polisportiva Quaderni stanno preparando una sorpresa per i piccoli alunni.
Alle 10.30 ,ora dell' intervallo, i bimbi escono con le maestre dalle aule e quello che si trovano davanti sono: ceste con palloni da basket, pallavolo, calcio, porte per il calcetto, canestri cinesini coni e ostacoli, corde per saltare e palloni per saltare, è questo il materiale che la Polisportiva Quaderni con il ricavato del Natale dello Sportivo 2015 ha donato alla Scuola Elementare di Quaderni, per promuovere lo sport e l'attività sportiva durante le ore di educazione fisica dei bambini della Frazione.
Materiale non solo per sport specifici quali pallavolo, calcio e basket ma anche per lo sviluppo del gioco lo sport e la psico motricità, interagire con molti e diversi strumenti durante l'attività sportiva dei più piccoli è fondamentale per lo sviluppo di un buon coordinamento e sviluppo motorio.
Dopo i primi interventi dei dirigenti della Polisportiva Quaderni e del presidente Turrina la parola è passata al Parroco Don Riccardo Adami che ha salutato i bambini e ricordato quanto sia importante lo Sport nella fede e nella vita di ogni cristiano come momento di aggregazione e di crescita.
Per ultimi sono intervenuti la maestra e coordinatrice Mariateresa, Riccardo Beghini nelle veci del dirigente scolastico che ha ringraziato tutta la Polisportiva per il regalo fatto alla scuola, e l'assessore Giandomenico Franchini per l'amministrazione comunale ricordando quanto sia importante il ruolo delle associazioni sportive e di volontariato all'interno delle piccole comunità come Quaderni.
Durante la consegna del materiale è stata spiegata l'iniziativa che la Polisportiva Quaderni porterà nella scuola De Amicis nel mese di Aprile, il sabato mattina volontari, allenatori e istruttori qualificati saranno tra i piccoli alunni per svolgere l'attività sportiva con loro promuovendo per i più piccoli il "Gioco lo Sport" attività presente in polisportiva tuttora per le classi 2010-2011 e gli sport tradizionali quali il calcio, il basket la pallavolo e il tennis.
Le attività sopra descritte si svolgeranno per i più piccoli nella palestra della scuola e per le classi quarte e quinte presso gli impianti sportivi di Quaderni.Il tutto si è concluso con la merenda per i più piccoli che si aggiravano con curiosità e euforia fra il materiale sportivo dove i colori nero-verde della Polisportiva la fanno da padrone, la merenda preparata dalle signore della cucina della Polisportiva supportate da alcuni genitori presenti è stata l'occasione per approfondire i rapporti fra la scuola e l'ente sportivo di Quaderni.


Luca Turrina






GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTù - CRACOVIA 2016

L’ultima settimana di luglio 2016 si terrà presso Cracovia, in Polonia, la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù. Alcuni dei nostri giovani parteciperanno a questo grandissimo evento assieme a milioni di persone provenienti da tutto il mondo.
Ma cos’è la GMG? GMG o Giornata mondiale della gioventù è l’incontro mondiale di tutti i giovani della Chiesa Cattolica. Le GMG nascono nel 1985 indette da Papa Giovanni Paolo II, anche se lui diceva che “i giovani le hanno create”. Le Giornate mondiali della gioventù vengono celebrate a livello internazionale, ogni due o tre anni in una specifica città del mondo scelta volta per volta dal Pontefice (l’ultimo grande raduno è stato sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro nel 2013) e a livello diocesano, in occasione della Domenica delle Palme. Ogni GMG ci si focalizza su una riflessione biblica, che spesso si riferisce alla particolare spiritualità del luogo ospitante la GMG. L’argomento principale accompagna i giovani non solo nei momenti di preparazione della GMG, ma anche durante i giorni dell’evento: come spunto per la catechesi dei Vescovi e nei messaggi e nelle omelie pronunciate dal Santo Padre durante i momenti più importanti della GMG. Durante l'incontro con i giovani brasiliani a Rio de Janeiro, Papa Francesco ha detto: "Leggete le Beatitudini, vi farà bene". Il Santo Padre ne ha scelte in particolare tre per questi anni: per il 2014 “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”; per il 2015 “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” e per il 2016 “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia” (Mt 5,7).
Come mai in Polonia? La scelta di Cracovia come città ospitante l’incontro dei giovani e il motto della manifestazione sono l’invito a seguire la scintilla della Misericordia. Dal momento dell’apparizione di Gesù Misericordioso a Suor Faustina, essa si è irradiata dal Santuario di Cracovia - Lagiewniki a tutta la Chiesa Universale. Cracovia è largamente conosciuta come il centro mondiale di culto della Misericordia di Dio. Inoltre Cracovia e la Polonia sono i luoghi della giovinezza di Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II. Lui e Santa Faustina saranno i Santi “padroni di casa”.
Com’è la GMG? Lo stile è semplice e informale: il viaggio da Verona alla Polonia sarà in bus, a Cracovia ci si muoverà con i mezzi pubblici, si dormirà con sacco a pelo e materassino nelle parrocchie, nelle palestre, nelle scuole… Durante la settimana ci saranno catechesi (tenute in diverse lingue dai vescovi di tutto il mondo), il Festival della gioventù (concerti, mostre, workshop, eventi sportivi, teatro e molto altro organizzati dai pellegrini), la Veglia e la Santa Messa con Papa Francesco (il momento clou della GMG). Inoltre ci saranno incontri speciali solo per i veronesi organizzati dalla nostra diocesi.
Quindi? Se sei un giovane e vuoi patire anche tu per questa esperienza non devi fare altro che iscriverti (scegliendo tra i vari pacchetti a disposizione). Se invece non sei più così giovane ma vuoi sentirti parte di questo evento potrai scrivere un’intenzione di preghiera sul quaderno posto in chiesa sopra il bidone azzurro con il logo della GMG. Questo quaderno verrà poi portato a Cracovia dai giovani della nostra parrocchia. Inoltre chiunque può lasciare un’offerta nel bidone e contribuire così all’autofinanziamento dei ragazzi che partiranno. Grazie a tutti della collaborazione.


Marta Franchini



"CHIAMATI PER ANNUNZIARE A TUTTI LE OPERE MERAVIGLIOSE DI DIO.“

“O Santo Spirito, fonte di unità e di santità, rimuovi ogni divisione dai nostri cuori, nelle nostre comunità e nel mondo, e rendici uno nel nome di Gesù.” – Con una preghiera di richiamo passionale abbiamo celebrato il 26 Gennaio la liturgia dei cristiani della Lettonia per la Settimana per l’Unita dei Cristiani.
Come pastore della comunità evangelica luterana di Verona ho potuto essere ospita della parrocchia di Quaderni per cantare, pregare per l’unita dei Cristiani e riflettere testi biblici seguendo un versetto della prima lettera di Pietro: „Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio.“ insieme a Don Riccardo und Diacono ~ e tanti altri.
Negli ultimi decenni le varie confessione cristiane si sono avvicinate tra loro.
Oggi guardiamo meno a ciò che ci divide e di più a ciò che ci unisce.
I nostri diversi modi di credere e celebrare i culti non si escludono a vicenda bensì si completano.
Sono comunque tutte manifestazioni dello Spirito Santo, di cui la bibbia dice „soffia dove vuole“ (Gv 3,8).
Se ci veniamo incontro e condividiamo le nostre tradizioni, possiamo vivere l’unità, come Gesù ci richiede nella diversità riconciliata (Gv 17,21: „tutti siano una cosa sola“).
Con i sui 7000 membri la Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI) rappresenta una die più piccole comunità Cristiane in Italia.
Anche se in Italia ci sono cristiani luterani già da quasi 500 anni. La prima comunità luterana su territorio italiano fu fondata a Venezia ancora ai tempi del reformatore Martin Lutero.
A Verona la comunità luterana celebra il culto ogni domenica nella chiesa di San Domenico al Corso (Via del Pontiere, 30), di solito alle ore 10.00. Altre informazioni si trova sul sito  www.veronagardoneprotestante.it. Siamo sempre felici di dare il benvenuto a voi!

Vi saluto cordialmente 



pastore Urs Michalke, Chiesa luterana








PASQUA: IL CROCIFISSO SORRIDENTE

Fin dall’inizio il Maestro crocifisso è apparso ai discepoli come un fallimento, agli scrittori e agli artisti cristiani come una vergogna, ai suoi testimoni di sempre come un’ingiustizia. La stessa chiesa lungo i secoli ha posto in risalto le ferite, il sangue, le sofferenze del Crocifisso, tanto da far dire al non credente: come posso credere a un Dio appeso alla croce? Ma questo scandalo permette al cristiano di dire: Io gli credo proprio perché è stato messo sulla croce!Il cristianesimo nasce dalla Pasqua, ma se al fatto della crocifissione erano presenti dei testimoni, all’evento della risurrezione nessun testimone era presente e quindi non può essere né descritto, né dimostrato. Sia le parole e sia i gesti della vita di Gesù, in fondo, avevano suscitato poca fede e la morte in croce l’aveva poi spazzata via del tutto. È soltanto con la risurrezione di Gesù che anche la fede risuscita: l’Uomo della croce è il Risorto e questo è il Crocifisso. Nascono così nell’arte due immagini: il Cristo sofferente e il Cristo trionfante. Due fili che s’intrecciano nel dritto e rovescio del grande arazzo della croce.Spogliata dalle incrostazioni tradizionali che vi si sono appiccicate lungo i secoli, la croce di Cristo costituisce l’evento in cui è possibile andare oltre la generica credenza nella divinità e oltre la sua semplice negazione. Nella croce si recuperano congiuntamente l’umanità e la divinità di Cristo. Quando, infatti, si parla della croce di Gesù Cristo, si attesta il valore della sua morte e quindi il cristiano non può accettare che il segno del crocifisso diventi un semplice arredo: è certamente simbolo della sua identità, ma della sua identità di peccatore! La croce di Cristo è segno di salvezza, ma anche luogo di rivelazione capovolta: la potenza del Figlio di Dio si manifesta nella vulnerabilità dell’uomo.Nudo sulla croce Gesù non si mostra con gesti di potenza, ma nel miracolo dell’obbedienza e della nuda fede: anche nella sofferenza più intensa riconosce la paternità di Dio invocandolo con fiduciosa tenerezza “Abbà” (Padre). La Croce dice chi è Dio e la risurrezione afferma la verità della scelta del donarsi. La risurrezione è la garanzia che la via della Croce è giusta, è vera e svela il disegno del Padre. La sfida della fede è di tenere insieme la croce e il sorriso, la morte e la risurrezione del Signore come i due volti dell’unico dono di sé. La croce è ciò che permette al cristiano di credere, ma ciò in cui crede è la vittoria sulla croce! Così il poeta David M. Turoldo canta il mistero della Pasqua:


«No, credere a Pasqua non è
giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
Fede vera è al venerdì santo
quando Tu non c’eri lassù!
Quando non una eco
risponde
al suo alto grido
e a stento il Nulladà forma alla tua assenza».



Don Sergio Gaburro