Camminiamo insieme come comunità di Quaderni

Camminiamo insieme come comunità di Quaderni

16 marzo 2015

GIORNATA DELLA CARITÀ



La Commissione Caritativa della nostra parrochia propone per questa giornaat della carità di prendere in esame la “Realtà dell'Immigrazione”.
E' sotto gli occhi di tutti che la nostra società in questi anni ha subito diverse trasformazioni in molto ambiti di vita. Una delle più significative è senza dubbio la “Realtà dell'immigrazione”.
Nel giro di pochi anni, infatti, la nostra Italia è passata da un paese di emigranti a un paese di emigrati. Questa realtà con il passare del tempo ha sorpreso e spiazzato per la sua rilevanza numerica e per il suo impatto sulla nostra vita quotidiana.
La realtà migratoria è senza dubbio complessa nella sua comprensione e nella sua gestione. Ci sono persone che stanno vivendo esperienze di incontro solidarietà che mai avremmo pensato possibili rimanendo in Italia, ma oltre al positivo emergono anche reazioni problematiche segnate dalla paura dell'altro e dal diffondersi di atteggiamenti razzisti.

A Quaderni com'è l'Immigrazione?
Abbiamo più di 250 persone che vengono da altre nazioni, i più numerosi sono i romeni, gli albanesi. I ganesi, gli indiani. I marocchini, i nigeriani, i cinesi ma abbiamo anche persone che vengono dal Sri-Lanka, dal Pakistan, dalla Croazia ecc... quasi il 14,9% della popolazione di Quaderni.

Cosa sta facendo la nostra comunità per loro e con loro?
Nel 2010 è apparso sull'Arena un'intervista che metteva in luce piccoli tentativi di sostegno, collaborazione, coinvolgimento di queste persone:
                    Buon inserimento dei piccoli nella scuola d'infanzia e primaria;
                    Accoglienza e inserimento nella realtà sportiva e musicale;
                    Sostegno per i ragazzi nell'anno scolastico e d'estate;
                    Distribuzione da parte di alcune persone di cibo, alimenti, verdura;
                    C'è stato anche l'inserimento nel lavoro;
                    Ultimamente coinvolgimento di persone provenienti da altre nazioni nella festa della contrade,
                    Da non escludere l'accoglienza che alcune famiglie da alcuni anni fanno per i ragazzi della Bielorussia con l' associazione “Aiutiamoli a Vivere”;
                    Infine persone singole, che senza dare nell'occhio instaurano dei rapporti di vicinato, di aiuto e di collaborazione.

Certo il lavoro di inserimento, di integrazione, di armonizzazione con le persone di altri paesi con la nostra realtà non è mai facile e non è mai terminato, dobbiamo tener conto che la loro storia, la loro cultura, il loro modo di vivere la vita e anche la religione è diverso dal nostro, e questo può creare delle difficoltà.

Compito nostro è ascoltare, conoscere, cogliere ciò che c'è di positivo e come dice Papa Francesco superare i pregiudizi, facendo crescere la solidarietà.

“Nessuno va considerato inutile, fuori posto o da scartare”.
E' quello che ci auguriamo si continui a fare nel nostro territorio.

Nessun commento:

Posta un commento