Finalmente
la scuola è finita! Inizia l’estate! So già che sarà un’estate piena tra grest,
stage, vacanze e quant’altro. Sento però che ho bisogno di prendermi del tempo
per me stessa, per pormi delle domande, per cercare delle risposte, per provare
a capirmi un po’ di più, …
Nelle ultime quattro estati ho scoperto che posso fare tutto questo nella settimana del campo SAF proposto dalla diocesi di Verona. Perciò anche quest’anno decido di partire!
Per i ragazzi del ’96 e ’95 quest’anno non c’era in programma un classico campo SAF ma un campo in Puglia di otto giorni.
Il 27 luglio siamo patiti da Casa Serena in circa 200 persone in direzione Loreto, dove abbiamo trascorso il pomeriggio facendo alcune attività, incontrando il gruppo dell’UNITALSI di Verona, ascoltando alcune testimonianze nella basilica della città, tenuta aperta di sera solo per noi e dove abbiamo pernottato.
La mattina seguente abbiamo lasciato Loreto per arrivare finalmente in Puglia dove, per problemi di spazio, ci siamo divisi in due gruppi dei quali uno ha soggiornato in una casa nel paese di Fasano e uno in una casa ad Ostuni. Le attività per i due campi erano le stesse ma insieme non abbiamo più fatto niente, se non la gita del mercoledì quando insieme siamo andati a Santa Maria di Leuca e poi ad Alessano sulla tomba di don Tonino Bello.
La casa ad Ostuni aveva una vista fantastica: per tutta la valle si vedevano solo che ulivi e quando finivano questi iniziava il mare. Davvero mozzafiato!
Durante la settimana abbiamo avuto come tema “il viaggio” che abbiamo affrontato avendo come strumento la Bibbia. Infatti, aiutati dal racconto dell’Esodo, abbiamo provato ad immedesimarci in Mosè e abbiamo scoperto che le paure, i dubbi, le esitazioni che ha avuto lui sono molto simili a quelle che può provare ciascuno di noi. Quest'avvicinamento alla Bibbia è stato per me una vera scoperta: ho trovato messi per iscritto tanti miei pensieri, ho trovato delle risposte e ho capito che leggere quotidianamente la Bibbia aiuta molto. Basterebbe superare la pigrizia del non mettersi a leggere ed iniziare invece ad ascoltare la Parola per capire che Colui che ha creato l’orecchio non è sordo e ci parla anche attraverso le Scritture.
Ogni giornata era diversa ma generalmente il mattino si svolgevano i servizi e si faceva lavoro di gruppo, il pomeriggio si andava in spiaggia e la sera ci si divertiva tra un giro in paese, serate giochi, testimonianze, veglia sotto le stelle, serata elegante, lezione di pizzica e quant’altro.
Durante la settimana i temi toccati sono stati molti: dall’amore alla morte, dal passato al futuro, dalla mafia all’immigrazione, …
Come dicevo all’inizio io sono partita con un gran bisogno di prendermi del tempo per me. Infatti una delle attività che mi è piaciuta di più è stata il deserto: arco di tempo (purtroppo di sole due ore e mezza) durante il quale, dopo una provocazione, ad ognuno è chiesto di rispettare il silenzio e riflettere su se stesso avendo però anche la possibilità di parlare con gli educatori del campo.
Altra attività significativa per me è stata la messa in spiaggia alla fine della quale abbiamo tutti deciso che vogliamo tuffarci nel mare della vita!
Come sempre però sono le persone che incontro e con cui parlo che lasciano il segno più profondo di tutta la settimana. Confrontarsi su temi così profondi fa sì che si creino legami molto forti e che le discussioni siano molto intense ed emozionanti.
Anche quest’anno la settimana di campo è sembrata durare pochissimo ma è proprio quando si crede che sia tutto finito che tutto comincia! Finita la settimana insieme inizia la vita con tante altre persone con le quali si può mettere a frutto l’esperienza vissuta.
Adesso non vedo l’ora di partecipare ai prossimi appuntamenti diocesani ai quali spero di riuscire a portare anche qualche mio compaesano.
Nelle ultime quattro estati ho scoperto che posso fare tutto questo nella settimana del campo SAF proposto dalla diocesi di Verona. Perciò anche quest’anno decido di partire!
Per i ragazzi del ’96 e ’95 quest’anno non c’era in programma un classico campo SAF ma un campo in Puglia di otto giorni.
Il 27 luglio siamo patiti da Casa Serena in circa 200 persone in direzione Loreto, dove abbiamo trascorso il pomeriggio facendo alcune attività, incontrando il gruppo dell’UNITALSI di Verona, ascoltando alcune testimonianze nella basilica della città, tenuta aperta di sera solo per noi e dove abbiamo pernottato.
La mattina seguente abbiamo lasciato Loreto per arrivare finalmente in Puglia dove, per problemi di spazio, ci siamo divisi in due gruppi dei quali uno ha soggiornato in una casa nel paese di Fasano e uno in una casa ad Ostuni. Le attività per i due campi erano le stesse ma insieme non abbiamo più fatto niente, se non la gita del mercoledì quando insieme siamo andati a Santa Maria di Leuca e poi ad Alessano sulla tomba di don Tonino Bello.
La casa ad Ostuni aveva una vista fantastica: per tutta la valle si vedevano solo che ulivi e quando finivano questi iniziava il mare. Davvero mozzafiato!
Durante la settimana abbiamo avuto come tema “il viaggio” che abbiamo affrontato avendo come strumento la Bibbia. Infatti, aiutati dal racconto dell’Esodo, abbiamo provato ad immedesimarci in Mosè e abbiamo scoperto che le paure, i dubbi, le esitazioni che ha avuto lui sono molto simili a quelle che può provare ciascuno di noi. Quest'avvicinamento alla Bibbia è stato per me una vera scoperta: ho trovato messi per iscritto tanti miei pensieri, ho trovato delle risposte e ho capito che leggere quotidianamente la Bibbia aiuta molto. Basterebbe superare la pigrizia del non mettersi a leggere ed iniziare invece ad ascoltare la Parola per capire che Colui che ha creato l’orecchio non è sordo e ci parla anche attraverso le Scritture.
Ogni giornata era diversa ma generalmente il mattino si svolgevano i servizi e si faceva lavoro di gruppo, il pomeriggio si andava in spiaggia e la sera ci si divertiva tra un giro in paese, serate giochi, testimonianze, veglia sotto le stelle, serata elegante, lezione di pizzica e quant’altro.
Durante la settimana i temi toccati sono stati molti: dall’amore alla morte, dal passato al futuro, dalla mafia all’immigrazione, …
Come dicevo all’inizio io sono partita con un gran bisogno di prendermi del tempo per me. Infatti una delle attività che mi è piaciuta di più è stata il deserto: arco di tempo (purtroppo di sole due ore e mezza) durante il quale, dopo una provocazione, ad ognuno è chiesto di rispettare il silenzio e riflettere su se stesso avendo però anche la possibilità di parlare con gli educatori del campo.
Altra attività significativa per me è stata la messa in spiaggia alla fine della quale abbiamo tutti deciso che vogliamo tuffarci nel mare della vita!
Come sempre però sono le persone che incontro e con cui parlo che lasciano il segno più profondo di tutta la settimana. Confrontarsi su temi così profondi fa sì che si creino legami molto forti e che le discussioni siano molto intense ed emozionanti.
Anche quest’anno la settimana di campo è sembrata durare pochissimo ma è proprio quando si crede che sia tutto finito che tutto comincia! Finita la settimana insieme inizia la vita con tante altre persone con le quali si può mettere a frutto l’esperienza vissuta.
Adesso non vedo l’ora di partecipare ai prossimi appuntamenti diocesani ai quali spero di riuscire a portare anche qualche mio compaesano.
Marta Franchini