L'esortazione apostolica post-sinodale, datata 19 marzo,
raccoglie i risultati di due Sinodi sulla famiglia, insegnamenti pontifici,
catechesi.
Premessa
Sette paragrafi introduttivi che mettono in piena luce la
consapevolezza della complessità del tema e l'approfondimento che richiede. Il
Papa che «non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere
risolte con interventi del magistero». Ma soprattutto il Papa afferma subito e
con chiarezza che bisogna uscire dalla sterile contrapposizione tra ansia di
cambiamento e applicazione pura e semplice di norme astratte.
Capitolo primo: “Alla luce della Parola”
Il Papa articola la sua riflessione a partire dalle Sacre
Scritture: la Bibbia «è popolata da famiglie, da generazioni, da storie d'amore
e di casi familiari» (AL8) e a partire da questo dato si può meditare come la famiglia
non sia un ideale astratto, ma un «compito “artigianale”» (AL16) che si è
confrontato anche con il peccato sin dall'inizio.
Capitolo secondo: “La realtà e le sfide delle
famiglie”
La situazione attuale delle famiglie chiede di tenere «i
piedi per terra», affrontando numerose sfide: fenomeno migratorio, negazione
ideologica della differenza di sesso (“ideologia del gender”); cultura del
provvisorio; mentalità antinatalista; impatto delle biotecnologie nel campo
della procreazione; mancanza di casa e lavoro. La concretezza è cifra
fondamentale dell'Esortazione.
L'umiltà del realismo aiuta a non presentare «un ideale
tecnologico del matrimonio troppo astratto, lontano dalla situazione concreta e
dalle effettive possibilità delle famiglie così come sono» (AL36). E'
necessario dare spazio alla formazione della coscienza dei fedeli: “Siamo
chiamati a formare le coscienze, non a pretendere di sostituirle” (AL37).
Capitolo terzo: “Lo sguardo rivolto a Gesù: la
vocazione della famiglia”
Elementi essenziali dell'insegnamento della Chiesa circa il
matrimonio e la famiglia. Capitolo che illustra in maniera sintetica la
vocazione della famiglia secondo il Vangelo così come è stata recepita dalla
Chiesa nel tempo (indissolubilità, sacramentalità del matrimonio; trasmissione
della vita ed educazione dei figli). Lo sguardo ampio include anche le
«situazioni imperfette». Ci sono elementi positivi nelle forme matrimoniali di
altre tradizioni religiose. La riflessione include anche le «famiglie ferite».
Mentre va espressa con chiarezza la dottrina, sono da evitare giudizi che non
tengono conto della complessità delle diverse situazioni, essendo attenti al
modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizione»
(AL79).
Capitolo quarto: “L'amore nel matrimonio”
Il capitolo è una vera e propria esegesi attenta, puntuale,
ispirata e poetica del testo paolino “Inno all'amore” di Cor 13, 4-7. si
tratta di un contributo estremamente ricco e prezioso per la vita cristiana dei
coniugi, che non aveva finora paragone in precedenti documenti papali.
Capitolo quinto: “L'amore che diventa fecondo”
Il capitolo è concentrato sulla fecondità e la generatività
dell'amor: accogliere una nuova vita, attesa dalla gravidanza, amore di madre e
di padre. Ma anche fecondità allargata, adozione, accoglienza.ù
capitolo sesto: “Alcune prospettive pastorali”
Nel capitolo il Papa affronta alcune vie pastorali che
orientano a costruire famiglie solide e feconde secondo il piano di Dio. Le
famiglie sono soggetto e non solamente oggetto di evangelizzazione. Seguono:
guidare i fidanzati nel cammino di preparazione al matrimonio, accompagnare gli
sposi nei primi anni della vita matrimoniale, ma anche in alcune situazioni
complesse e in particolare nelle crisi. Inoltre si parla anche dell'accompagnamento
delle persone abbandonate, separate o divorziate e si sottolinea l'importanza
della recente riforma dei procedimenti per il riconoscimento dei casi di
nullità matrimoniale. Si mette in rilievo la sofferenza dei figli nelle
situazioni conflittuali e si conclude: “il compito pastorale più importante
riguardo alle famiglie è rafforzare l'amore a sanare le ferite, in modo che
possiamo prevenire l'estendersi di questo dramma nella nostra epoca” (AL246).
Capitolo settimo: “Rafforzare l'educazione dei
figli”
Il capitolo è tutto dedicato all'educazione dei figli: la
loro formazione etica, il valore della sanzione come stimolo, il paziente
realismo, l'educazione sessuale, la trasmissione della fede, e più in generale
la vita famigliare come contesto educativo. Notevole è la sezione dedicata
all'educazione sessuale, nel quadro di un'educazione all'amore, alla reciproca
donazione.
Capitolo ottavo: “Accompagnare, discernere e
integrare la fragilità”
Il capitolo ottavo costituisce un invito alla misericordia e
al discernimento pastorale davanti a situazioni che non rispondono pienamente a
quello che il Signore propone. Il Papa qui scrive e usa tre verbi molto
importanti: “accompagnare, discernere e integrare”, fondamentali
nell'affrontare situazioni di fragilità, complesse o irregolari. Il capitolo è molto delicato. Per leggerlo si
deve ricordare che «spesso il lavoro della Chiesa assomiglia a quello di un
ospedale da campo» (AL291). Qui il Pontefice assume ciò che è stato frutto
della riflessione del Sinodo su tematiche controverse. Si ribadisce che cos'è
il matrimonio cristiano e si aggiunge che «altre forme di unione contraddicono
radicalmente questo ideale, mentre alcune lo realizzano almeno in modo parziale
e analogo». “Discernimento” circa le situazioni “irregolari”: “sono da evitare
giudizi che non tengono conto della complessità delle diverse situazioni, ed è
necessario essere attenti al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo
della loro condizione” (AL296). Affermazione importante: “Se si tiene conto
dell'innumerevole varietà di situazioni concrete (…) è comprensibile che non ci
si dovesse aspettare dal Sinodo o da questa Esortazione una nuova normativa
generale di tipo canonico, applicabile a tutti i casi. E' possibile soltanto un
nuovo incoraggiamento ad un responsabile discernimento personale e pastorale
dei casi particolari. Papa Francesco, per evitare equivoci, ribadisce con
forza: “Comprendere le situazioni eccezionali non implica mai nascondere la
luce dell'ideale più pieno né proporre meno di quanto Gesù offre all'essere
umano. Oggi, più importante di una pastorale dei fallimenti è lo sforzo
pastorale per consolidare i matrimoni e così prevenire le rotture” (AL307).
Capitolo nono: “Spiritualità coniugale e famigliare”
Il nono capitolo è dedicato alla spiritualità coniugale e
famigliare, «fatta di migliaia di gesti reali e concreti» (AL315). Con
chiarezza si dice che «coloro che hanno desideri profondi non devono sentire
che la famiglia li allontana dalla crescita nella vita dello Spirito, ma che è
un percorso che il Signore utilizza per portarli ai vertici dell'unione
mistica» (AL316). Nel paragrafo conclusivo il Papa afferma: “Non perdiamo la
speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza
di amore e di comunione che ci è stata promessa” (AL325). Si conclude con una
Preghiera alla Santa Famiglia (AL325).
Dalla sintesi a cura della Sala Stampa della Santa
Sede aprile 2016