Camminiamo insieme come comunità di Quaderni

Camminiamo insieme come comunità di Quaderni

28 settembre 2016

IL SALUTO DI DON RICCARDO

Carissimi fratelli di Quaderni, dopo sedici anni di servizio Sacerdotale in mezzo a voi, è giunto il momento di lasciarvi per continuare, fino a quando DIO vorrà, la mia collaborazione presbiterale nella comunità cristiana di Mozzecane.
Quanti ricordi affiorano nella mente in questi momenti.
Quanti ho incontrato in questi anni. Quanti bambini ho rigenerato al fonte battesimale. Quanti fanciulli e ragazzi ho accostato ai sacramenti della iniziazione cristiana. Quanti giovani ho preparato al Sacramento del Matrimonio ed ho poi accolto il loro “sì” davanti all’altare. Quanti fratelli e sorelle ho affidato alla Misericordia di DIO ed ho accompagnato all’ultima dimora.
Sono entrato in tutte le vostre case per portare la Benedizione del Signore e per ascoltare le vostre gioie e le vostre fatiche.
Quante iniziative pastorali sono state proposte in questi anni per rendere la nostra comunità cristiana segno di Cristo oggi nel nostro territorio a livello dei tre ambiti fondamentali di ogni parrocchia: l’annuncio della Parola di Dio, la celebrazione dei Divini Misteri nella Liturgia e nel servizio degli ultimi di questo mondo, ma primi nella considerazione del Signore.
Ma tutto questo è stato fatto con l’azione dello Spirito Santo e con la partecipazione e collaborazione di centinaia di persone della nostra comunità.
Parto serenamente perché ho la consapevolezza che in questi anni in cui abbiamo lavorato insieme ho trovato disponibilità e collaborazione, anche se a volte con qualche fatica (ma questo fa parte dei limiti umani) perché la Parrocchia è di tutto il popolo di Dio laici e sacerdoti.
Il nuovo parroco che verrà avrà il compito di coordinare il lavoro pastorale di due parrocchie Rosegaferro e Quaderni e quindi ci sarà maggiormente bisogno della collaborazione di tutti e di un maggior apporto laicale.
E’ l’augurio che fraternamente vi faccio: accogliere nella Fede Don Gianluca Bacco, nuovo Pastore, mentre io vi accompagnerò con la mia preghiera.


Don Riccardo

NUOVO POLO SANITARIO A QUADERNI

Come ben saprete pochi mesi fa sono stati inaugurati il nuovo stabile della farmacia e gli adiacenti ambulatori medici. Il signor Pivetti ci spiega che gli ambulatori sono in totale cinque, tutti adibiti alla medicina non invasiva. Due di essi 
verranno occupati dal dottor Dellis e dalla dottoressa Andreoli, rispettivamente medico di base ed omeopata. La dottoressa a breve terrà un incontro in cui spiegherà la propria disciplina; per gli altri tre ambulatori si sta lavorando affinché vengano occupati entro la fine dell’anno. 
In ogni caso i medici che hanno già confermato inizieranno a lavorare qui a Quaderni da metà settembre. L’obiettivo di questa struttura, ci racconta sempre il signor Pivetti che da anni lavora a questo suo progetto, è di creare un punto di riferimento per la sanità di base del 
Comune di Villafranca e garantire un buon livello sanitario, anche per quanto riguarda la medicina specialistica poiché si tenta di coinvolgere vari specialisti e non solo medici di base.

Beatrice Franchini

GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ e GEMELLAGGIO IN POLONIA

I nostri ragazzi sono sempre in viaggio e sempre pieni di idee. Questa volta quattro di loro, Gaia, Giulia, Gianluca e Marta, si sono avventurati in un pellegrinaggio del tutto giovanile, la GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) in Polonia, più precisamente a Cracovia, città natale di papa Giovanni Paolo II.
Questo speciale evento “è stata un’esperienza a dir poco eccezionale!” ci dicono i nostri pellegrini.
“Abbiamo avuto l’occasione di incontrare i giovani di tutto il mondo e ci siamo resi conto che non siamo i soli a credere in determinati ideali e valori. Valori che permettono di costruire ponti e abbattere muri, le strette di mano, le pacche sulla spalla, gli abbracci, gli sguardi, i sorrisi e tanto altro ci hanno aiutato a dimenticare la paura e qualsiasi pregiudizio verso l’altro e ci hanno permesso soprattutto di vivere un ‘esperienza di Chiesa universale. Non possiamo poi non sottolineare la strepitosa accoglienza del popolo polacco, un popolo volenteroso di accogliere così tanti pellegrini e di trattarli come suoi figli. Se questa GMG è riuscita bene è merito anche di tutte le famiglie che ci hanno aperto le loro case e i loro cuori. Infine non ci dobbiamo dimenticare del motore che ci ha spinti a partire alla volta di Cracovia: Papa Francesco. Le Sue parole ci hanno segnato e ci hanno spronato, caricandoci di una grande voglia di vivere e facendoci capire che il mondo si può cambiare ma dobbiamo essere noi i primi a volerlo, i primi a mettersi i gioco, i primi ad avere il coraggio di non essere “dei giovani da divano”, i primi ad “avere il coraggio di essere felici!”. Ai nostri giovani compaesani Papa Francesco ha parlato personalmente ma il suo messaggio non si ferma a loro, è rivolto a tutti i ragazzi!
Chissà quanti giovani del nostro piccolo paese saranno capaci di affrontare le loro paure e cambiare il mondo…

Marta e Gianluca




“Abbiate il coraggio di essere felici!” Proprio da questo messaggio del Papa siamo partite Giulia ed io per vivere il nostro gemellaggio. 14 giorni di emozioni intense, esperienze indimenticabili e  omenti di crescita. Per la prima settimana della nostra GMG siamo state ospitate dalle famiglie di una parrocchia della diocesi di Katowice, che ci hanno accolto come figli e dimostrato il loro amore e la loro Misericordia. Infatti  era proprio la misericordia il tema di questo incontro mondiale a Cracovia, “Beati i Misericordiosi perché troveranno Misericordia”: questo messaggio ci ha guidato attraverso luoghi caratteristici come il nuovo Santuario di San Giovanni Paolo II e la Chiesa di Gesù  Misericordioso, dove abbiamo attraversato la Porta Santa. Ma anche luoghi-testimonianza della Shoah, i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Inoltre il nostro piccolo gruppo ha avuto l’onore di rappresentare l’Italia con una breve scenetta davanti a 40.000 persone durante il festival dei giovani della diocesi di Katowice. Insomma sono state due settimane ricche di attività, condivise con persone all’inizio sconosciute ma che poi sono diventate parte fondamentale del nostro viaggio ed ognuna con la sua storia che è stata per noi testimonianza di vita.          
Adesso non ci resta che aspettare la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, nel 2019 a Panama!

Gaia



SE LAVORIAMO INSIEME...

Tra poco riprendono le scuole : - Uffa … Noooo... Ugh … Che grande fortuna! Quanti stimoli! Che enormi opportunità offre la scuola!!!
Spesso lo dimentichiamo. Noi e i nostri figli  passiamo tanti giorni, tanti anni dentro la scuola, ma, come capita per tanti altri settori della nostra vita, siamo portati a vederne più le carenze, le magagne che non i lati positivi. Io proporrei di proclamare “Patrimonio dell’umanità” prima di tutto I BAMBINI, tutti i bambini, perché hanno bisogno sempre di essere tutelati, molto più dei monumenti, poi LA CULTURA, che viene veicolata, soprattutto per i piccoli, dalla scuola. 
Quando saluto i bambini, l’ultimo giorno di doposcuola, raccomando sempre loro di impegnarsi al massimo, di far tesoro di tutto ciò che verrà loro proposto, perché è davvero una ricchezza che  potranno usare per costruirsi un futuro ma anche a favore di tutta la società. Lo dico ai piccoli e anche ai ragazzi che mi affiancano, come volontari, con i quali condivido le fatiche e le soddisfazioni che questa attività estiva implica. Insieme tentiamo di dare una risposta alle famiglie del nostro paese, che sentono il bisogno di offrire ai loro figli un supporto nello svolgere i compiti  assegnati  per il periodo estivo; supporto quasi indispensabile per coloro che provengono da altri Paesi, che hanno bisogno di una mediazione per decifrare meglio il linguaggio dei libri di testo.  
L’impegno e la costanza che le famiglie mettono nel portarci i loro figli, dimostrano che ritengono importante la formazione e il successo scolastico per il loro futuro. 
L’impegno e la costanza che mette ogni volontario gratuitamente dimostrano invece che hanno ben compreso quanto sia utile il loro lavoro, ampiamente ripagato dalla gioia di aver fatto qualcosa di molto importante per questi piccoli... e dai sorrisi e l’affetto che ci regalano. 
La scuola non è altro che questo: una porta spalancata sul futuro. A dispetto di tutto il can can che la televisione ci propina in merito ai temi dell’accoglienza, propongo di guardarci attorno, con il cuore aperto, e di mettere in circolazione almeno un po’ di quanto abbiamo avuto la fortuna di ricevere nascendo in questo Occidente benestante. Ciò che abbiamo ricevuto non è prioritariamente il denaro, ma il tempo, l’intelligenza, la cultura e aiutiamoci a spendere questi doni camminando fianco a fianco con  chi ha tratti somatici o vestiti diversi dai nostri. Potremo così scoprire che c’è un’ UMANITà di base che ci accomuna con cui si può eccome convivere: lo fanno tutti i giorni i bambini a scuola e manco si accorgono delle differenze. 
Loro sì che sono avanti, sono già il futuro!!!                                                                           
Alba Franchini


Ogni persona che conosci nella vita è una foglia che arricchisce il tuo albero.

G. Guglielmino

GRAZIE DON RICCARDO!

Quando don Riccardo ci ha comunicato il suo trasferimento, anche se sono ormai otto anni che avrebbe potuto essere a riposo, siamo rimasti tutti stupiti, rattristati, non avremmo voluto che se ne andasse dalla nostra parrocchia!
È difficile lasciar partire una persona con cui ti trovi bene, che conosci da tanto tempo, sia nei pregi che nei difetti, ma a cui vuoi bene e senti che la stima è reciproca.
Non è stato amore a prima vista, venivamo da anni burrascosi e siamo stati molto prudenti nel concedergli la nostra fiducia.
Don Riccardo con la pazienza e l’autorevolezza di un buon padre ha saputo affiancarci, stimolandoci continuamente nella preghiera, nella formazione personale e comunitaria, ha saputo aspettare che fossimo pronti a fare il primo passo per essere protagonisti della vita parrocchiale come laici, testimoni della nostra timida fede.
Ha stimolato la nascita di commissioni perché tutti gli ambiti pastorali fossero gestiti e coordinati insieme, ha voluto fortemente il giornale parrocchiale per avere un ulteriore strumento di comunicazione e di dialogo, ha gestito il fondo di solidarietà parrocchiale che ha fatto emergere tutta la bontà e la disponibilità all’aiuto verso le persone in difficoltà che la nostra parrocchia sa dare.
Ecco, se guardo a questi anni vissuti insieme, pur nelle difficoltà e nei contrasti a volte anche accesi, direi che abbiamo cominciato ad imparare a rispettarci e a collaborare per il bene comune, cercando di uscire dal proprio piccolo gruppo e dai propri interessi personali per essere al servizio gratuito della comunità.
Grande esempio di amore e dedizione è stata per noi Mariella, sempre presente, sempre una parola o un dolcetto per tutti, vulcano di idee, portinaia e segretaria, cuoca sempre all’opera… ci mancheranno i profumini che arrivavano dalla sua cucina e ci distraevano durante la messa!
Ci mancherà questa strana coppia, sempre pronti a fare festa insieme a noi, vicini nei momenti della gioia e in quelli dello sconforto e del dolore.
Caro don Riccardo e cara Mariella, vi ringraziamo per aver camminato per tanto tempo insieme a noi e vi assicuriamo che la nostra preghiera e il nostro affetto vi accompagneranno nella vostra nuova avventura. GRAZIE!!!

Carla Belladelli – Vicepresidente del Consiglio Pastorale Parrocchiale


PALIO DELLE CONTRADE

Quest’anno abbiamo deciso di riproporvi il discorso fatto in occasione della cena di tutte contrade: Vogliamo che questo palio si colori della bellezza variopinta delle contrade, ciascuna espressione di una sfumatura diversa che segna l’appartenenza a un fazzoletto di territorio, alle sue consuetudini, alle sue caratteristiche di quotidianità.
Ma in questa varietà di colori non marca la differenza anzi! Determina e consolida la convivialità delle forze in campo: tutto un paese si è mobilitato, dagli alpini alla polisportiva, dal GASQ ai volontari, dai privati alle attività produttive: insomma, ciascuno, con la propria esperienza e competenza, è il protagonista di questo palio, con una sinergia alimentata esclusivamente dall’AMORE per il proprio territorio e le sue tradizioni.
Questa giornata è variopinta non solo per i differenti colori delle contrade, ma per le differenti mani che hanno lavorato e contribuito a rendere “festa” questo momento: mani che si stringono e si intrecciano, mani che si salutano reciprocamente, mani che rispondono a una scel
ta di coraggio, quella di costruire un evento straordinario per il nostro paese, nonostante le fatiche e i pronostici, nonostante i dubbi e qualche tentennamento dettato dalla paura di rischiare.
Noi ci abbiamo provato anche quest’anno e siamo qui oggi perché, al di là della retorica, davvero tutti insieme possiamo confermate il motto L’UNIONE FA LA FORZA!... ma soprattutto, che l’entusiasmo e la passione contagiosa possono muovere le montagne e rendere lieve ogni sforzo.

Luisa Rodeghero
LE CONTRADINE


20 settembre 2016

QUADERNI E LA PRIMA GUERRA MONDIALE

La sera di martedì 20 settembre verrà presentato presso il Centro Sociale il libro QUADERNI E LA GRANDE GUERRA 1915-1918. Il libro è nato in seguito alla serata sul tema della Prima Guerra Mondiale che fu proposta il 14 gennaio scorso nella nostra Sala Civica e che ebbe un importante successo.
Si sentì subito l’esigenza di avere su carta quanto fu detto e mostrato quella sera, affinché la memoria storica non andasse perduta. Il Gruppo Alpini in accordo col Gruppo del Lunedì, raccogliendo le richieste emerse quella sera, incaricarono alcuni di coloro che già trent’anni fa scrissero il volume sulla storia della nostra Parrocchia, di redigere un libro su questo argomento.
È’ un lavoro scritto a più mani, cinque esattamente: Cesare Farinelli, Giordano Franchini, Ugolino Franchini, Alpidio Galvani e Maria Corina Scattolini.
Il lavoro, a volte molto intenso, ci ha impegnato per circa sei mesi: in giro a cercare, rovistare per archivi, sia in Italia che all’estero, chiedere alle famiglie di raccontare quanto i loro nonni avevano tramandato, e mettere a disposizione cimeli, scritti o altro che riguardassero i nostri caduti e anche coloro che dalla guerra son tornati, i reduci.
Una volta terminata la fase di scrittura il lavoro è stato sottoposto al vaglio del prof. Maurizio Zangarini, per anni titolare della cattedra di Storia Moderna presso la nostra Università ed egli, apprezzandone il contenuto, ha accettato volentieri di scriverne la prefazione.
Ora il libro verrà finalmente distribuito, la sera della presentazione e poi durante le giornate della Sagra di san Matteo. Affinché le generazioni future abbiano a disposizione una importante testimonianza storica sarebbe auspicabile che in ogni famiglia di Quaderni ci fosse una copia di questo unico importante libro.

Ugo Franchini