Venerdì 1° maggio abbiamo
organizzato nella nostra Chiesa un’adorazione cantata o worship, in cui si
usano la musica ed il canto per creare un momento di lode ed invocazione, nata
nel mondo protestante ma da alcuni anni si è diffusa anche nelle nostre
comunità.
Alcuni nostri giovani
partecipando alle varie proposte diocesane ne avevano fatto esperienza ed
entusiasti ci hanno chiesto di proporla anche nella nostra parrocchia.
L’accompagnamento
musicale è stato organizzato con un gruppo di ragazzi di Belfiore e dintorni
che da anni animano questo tipo di preghiera.
Mi ha molto colpito
la serietà e l’entusiasmo che questi ragazzi, dai 20 ai 14 anni, hanno messo
nell’organizzare tutto, arrivando prestissimo nel pomeriggio, scaricando luci e
strumenti, provando i canti, consapevoli e convinti di creare qualcosa di bello
per stare insieme a Dio e tra noi.
La grande
disponibilità di don Riccardo nel concedere un po’ di “rivoluzione” in chiesa,
di Andrea e Federico nel trovare e montare pannello e proiettore, dei
catechisti ed animatori nel preparare avvisi e lumicini hanno permesso che
anche a Quaderni potessimo vivere questa esperienza.
La sera, man mano che
arrivavano le persone, ricevevano un lumicino spento su cui scrivere il proprio
nome e poi prendevano posto, nella chiesa buia, con illuminato solo l’altare,
per mettere al centro anche visivo del nostro incontraci Gesù, presente
nell’Eucaristia esposta.
Iniziano i canti e
anche se non li conosco si seguono facilmente, scorrendo il testo proiettato
dietro l’altare, anche perché hanno ritornelli che si ripetono spesso per
sottolineare ogni volta un sentimento, un’emozione diversa.
Don Emanuele in un
breve intervento ci ricorda la nostra missione di essere cristiani, come
abbiamo ricevuto gratuitamente il dono della vita, segno del lumino, così
abbiamo ricevuto nel Battesimo la fiamma che ci rende capaci di una vita piena.
Chi vuole,
liberamente, dopo aver acceso il proprio lumino può portarlo davanti all’Eucaristia
come impegno del nostro seguire, affidarci a Dio.
In silenzio, pochi
alla volta, mentre continuano i canti, le persone compiono questo gesto e senti
che è un gesto significativo, importante per te, condiviso con gli altri.
Questo tipo di adorazione
mi è piaciuta e anche se per tanti di noi è stata un’esperienza nuova, ci ha
molto coinvolto, per le luci soffuse, i canti profondi, il segno, i giovani che
hanno animato dando una forte testimonianza di fede.
Molte persone hanno
condiviso una serata insieme, unendo le voci e i cuori, mettendosi in gioco,
persone di tutte le età, anche venute da altre parrocchie, uniti nella
preghiera.
Visto l’entusiasmo
suscitato cercheremo di riproporla … vi aspettiamo
alla prossima!
Carla