Jorge Mario Bergoglio, per
gli amici Francesco, è un personaggio unico nel suo genere. Già la sua elezione
è stata una vera sorpresa, non solo perché è il primo pontefice gesuita nella
storia della Chiesa, ma inizialmente non era neppure tra i favoriti. Ma
dopotutto Benedetto XVI ci aveva visto giusto, oggi alla Chiesa serve qualcuno
che sappia far fronte a rapidi cambiamenti e proporne lui stesso alcuni.
Papa Francesco è lo
specchio di una Chiesa che ha bisogno di cambiare e ha deciso di iniziare a
cimentarsi nell’impresa. Il suo modo essere, semplice, chiaro, diretto, è
quello che molti si aspettano dalla Chiesa stessa. Ma ciò che ha colpito
maggiormente è stato il fatto che egli è riuscito in poco tempo a concretizzare
queste tre caratteristiche: la semplicità è diventata sobrietà nelle apparenze,
la chiarezza trasparenza nelle questioni fiscali per mezzo del sito dello IOR,
la spontaneità vicinanza alla gente; proprio quest’ultima, unita all’attenzione
per le problematiche sociali e internazionali, è la qualità più importante e
più apprezzata nel nuovo pontefice, soprattutto dai giovani, come dimostra una
ricerca dell’Istituto Giuseppe Toniolo e della Ipsos: secondo il sondaggio
“papa Francesco incarna autenticamente i valori cattolici
ma è allo stesso tempo in grado di cogliere le novità che giungono dalla
società tutta”, mettendosi così in sintonia con i giovani sia per quanto
riguarda i temi in discussione sia per il modo di affrontarli.
In poche parole, il nostro
nuovo pontefice è un uomo intraprendente da cui possiamo a ragione aspettarci
molti cambiamenti positivi che potrebbero davvero fare la differenza tra il
passato e il futuro della Chiesa.
Beatrice Franchini